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DINTORNI

IL TERRITORIO di CASTIGLIONE DEI PEPOLI

Situato circa a metà strada tra Firenze e Bologna, sulla strada del Setta e di Montepiano, adagiato al monte Gatta che sovrasta il paese, si trova Castiglione dei Pepoli.
L’area del territorio Castiglionese è tipicamente montagnosa, la parte più meridionale si presenta con un paesaggio per lo più boscoso sul quale spesso affiorano grandi pile di strati della formazione arenacee più resistenti, salvo dei tratti brulli dovuti alla natura prevalentemente marnosa del terreno.
In tale zona ricadono i maggiori rilievi montuosi di monte Gatta (m. 1158), monte Bagucci (m. 1104), monte Coroncina (m. 1168) e monte Tavianella (m. 1163).

Viceversa la posizione settentrionale è caratterizzata prevalentemente da rilievi poco pronunciati, se si eccettua il monte Catarelto (m. 707) con pendii molto dolci, coltivati, tipici di un paesaggio collinare che si distacca da quello sopradescritto.

Questo brusco cambiamento è determinato dalla “formazione del Macigno” ai “terreni caotici eterogenei” noti col termine di “argille scagliose” nei quali sono presenti numerosi blocchi di calcari, pietre verdi ed arenarie e su cui poggia la estesa placca arenacea di Lagaro.
I corsi d’acqua che solcano queste aree sono il fiume Setta, il fiume Brasimone e il fiume Gambellato.
In questo panorama morfologico trova la sua precisa collocazione geografica come pure ogni insediamento residenziale risalente, attraverso vicissitudini storiche-antropologiche, al 1100-1200.
Nella parte nord troviamo le tre frazioni di Lagaro, Sparvo e Creda a vocazione prevalentemente agricola ed allevamento di bestiame.

Nel paese sono particolarmente attive alcune scuderie motoristiche e da diversi anni vengono svolte le seguenti gare a livello nazionale ed internazionale:
• RAAB - Rally dell'Alto Appennino Bolognese, • Rally Storico (per auto d'epoca), • PorcheMania (competizione amatoriale e raduno di Porsche), • prova di Campionato internazionale di enduro (moto).


LA ROCCHETTA MATTEI

Il castello, situato nel comune di Grizzana Morandi a Riola,  è stato edificato a partire dal 1850 dal Conte Cesare Mattei sulle rovine di un antico castello con annessa chiesa e cimitero risalente al 1200.
Durante la sua vita il Conte ha modificato più volte la struttura rendendola un intreccio labirintico di camere dai variopinti stili, torri e scalette. Nel 1896 il castello è passato al figlio adottivo Mario Venturoli Mattei che l'ha abitato (e anch'egli modificato) fino al 1956, quando, a causa delle difficoltà di mantenimento dovute agli anni della guerra è stato venduto per pochi soldi a Elena Sapori, moglie di Primo Stefanelli, un commerciante di Vergato (detto il Mercantone).
Precedentemente, però, non riuscendo a trovare un acquirente, era stato offerto gratuitamente al Comune di Bologna, il quale, impegnato nella ricostruzione del dopoguerra, l’aveva rifiutato. La famiglia Stefanelli ha modificato la struttura per renderla un'attrazione turistica, sono stati creati un falso pozzo rasoio e delle false prigioni in stile medioevale.
Nel 1986 il castello è stato chiuso perchè sono state trovate irregolarità e fino al 2005 è rimasto nel più totale abbandono.
Nell'ottobre del 2005 il castello è stato venduto alla Fondazione Carisbo che si è impegnata nei lavori di restauro affinchè potesse essere riaperto al pubblico.

A partire dal 9 aprile 2015 la Rocchetta Mattei è visitabile nelle giornate di
sabato e domenica, dalle ore 9,30 alle 13 e dalle ore 15 alle 17,30
I prezzi dei biglietti d’ingresso: intero, 7 euro; da 6 a 12 anni, 5 euro; bambini da 0 a 5 anni, gratuito.

http://www.rocchettamattei-riola.it/

Prenotazione obbligatoria all’indirizzo: www.viviappennino.com
Per informazioni Tel. 0516730311 (Comune di Grizzana Morandi - Centralino) // Ufficio Segreteria Pro loco Riola MARTEDI' e GIOVEDI' dalle ore 15.00 alle ore 18.00  Tel. 051916845

Parco Provinciale di Montovolo
Localizzazione: Valle del Reno - Comune di Grizzana Morandi
Estensione:22 Ha - Altitudine compresa tra i 735 e i 938 m.s.l.m.
Il Parco offre motivi di interesse di tipo sia ambientale che storico.
La configurazione stessa del luogo, risultante dagli imponenti rilievi di arenaria che emergono dalla vasta distesa di argille sottostanti, costituisce motivo di notevole interesse geologico e paesaggistico.

Dalla sommità del monte (balzo di S.Caterina) si gode di un esteso panorama, grazie alla posizione isolata e all’ altezza non trascurabile (938 m).
Il "balzo", ossia la parete che precipita con un salto di ben 390 m., riveste un interesse anche prettamente naturalistico, in quanto, data la posizione inaccessibile, vi nidificano alcune specie di rapaci.
Un altro motivo di interesse naturalistico è dato dalla presenza di una ricca flora spontanea.
All’interno del Parco sono presenti emergenze architettoniche di grande interesse:
- Santuario medioevale della Beata Vergine della Consolazione, edificato nel 1211 su una preesistente chiesa romanica, testimoniata dalla presenza della Cripta.
Oratorio di S.Caterina, dello stesso periodo della Chiesa (foto a sinistra).
Nelle vicinanze di Montovolo, lungo la strada che conduce a Riola, vi sono numerosi borghi o edifici isolati di interesse storico/ambientale:il più noto è il borgo medioevale "La Scola", che conserva ancora alcune case-torre e l’originario impianto medioevale.


Bacino di Suviana e Brasimone

BRASIMONE - Frequentatissima località, è luogo d'incontro di surfisti e pescatori. Vi si svolgono diverse manifestazioni sportive. E' sede dell'Enea che svolge, nei propri laboratori, studi e ricerche energetiche.
Proseguendo dal Brasimone per circa 5-6 km, si raggiunge un lago di dimensioni maggiori, il lago di SUVIANA. Anche questo è luogo d'incontro di surfisti. Da diversi anni, in agosto, vi si svolge un raduno di motociclisti provenienti da tutta Europa.
Santuario di Boccadirio
Nel territorio di Baragazza, comune di Castiglione dei Pepoli, una conca di verde, una valletta che si apre tra ponente e mezzodì, venendo dalla valle più ampia del fiume Gambellato, piccolo affluente del Setta, prende il nome di Boccadirio dalla confluenza di due torrentelli ( il Tanone da Ovest e il Butrione da Sud) che proprio qui, fra rocce scoscese e pendii erbosi a destra, confluiscono insieme, dando origine a un unico torrente, il Rio Davena, che scende poi nel Gambellato passando sotto le arcate del santuario.
Nel suo insieme è una valletta solitaria e raccolta, sita a 719 m.s.m., tutta circondata da aspre e ripide balze, che la racchiudono come in una conchiglia di vivo smeraldo.
Nel suo insieme è una valletta solitaria e raccolta, sita a 719 m.s.m., tutta circondata da aspre e ripide balze, che la racchiudono come in una conchiglia di vivo smeraldo.


 
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